L’Autorità ha irrogato la multa per la prolungata indisponibilità di biglietti di accesso all’area del Colosseo, anche a causa dell’accaparramento tramite bot e altri strumenti automatizzati, sanzionando i Servizi Biglietteria Parco Archeologico del Colosseo, CoopCulture e sei operatori turistici per quasi 20 milioni di euro.
“Ottima notizia! Si trattava di una situazione vergognosa. Era inaccettabile che sulla vendita dei biglietti del Colosseo, ossia del più famoso monumento italiano, ci fosse chi ci guadagnava illecitamente, speculando allegramente sulle tasche dei consumatori e dei turisti” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando l’istruttoria Antitrust.
“Avevamo chiesto, però, quando era stata aperta l’istruttoria, anche una modifica legislativa per rafforzare le tutele dei consumatori, per prevenire questi fenomeni. Le norme contro il secondary ticketing, infatti, riguardano in via più generale gli eventi e le attività di spettacolo, come ad esempio i concerti, più che la vendita ordinaria di un ingresso al museo. Ad esempio, il Decreto Legislativo 7 marzo 2023, n. 26, che ha attuato la direttiva (UE) 2019/2161, ha ampliato l’elenco delle pratiche commerciali ingannevoli previsto dall’art. 23 del Codice del Consumo, vietando di rivendere ai consumatori biglietti per eventi se il professionista ha acquistato tali biglietti utilizzando strumenti automatizzati per eludere i limiti imposti riguardo al numero di biglietti che una persona può acquistare o qualsiasi altra norma applicabile all’acquisto di biglietti” prosegue Dona.
“Ebbene, questa vicenda dimostra che questo articolo va ampliato e rafforzato e che anche per i biglietti dei musei occorrono precisi vincoli. Per questo chiediamo l’intervento del Ministro della cultura” conclude Dona