In una stupenda cornice, di una chiesa sconsacrata della Città di Casamassima, è stato presentato, un simpatico calendario a firma dell’esimio pittore Antonio Mariella, dell’Arma Benemerita dei Carabinieri.
Presenti alla cerimonia il Generale di Brigata dott. Giovanni Cataldo, il Comandante di Compagnia di Casamassima e Gioia del Colle Di Benedetto Fabio, il comandante Provinciale dei carabinieri di Bari Marco Rizzo, il comandante Massimo dell’Anna, il Luogotenente Falcone Filippo, dell’Assessore alla cultura dott. Alessio Francesco Cristoforo della N.D. Baronessa Elisa Silvatici, della Poetessa Anna Sciacovelli, del Prof. artistico Gianremo Montagnani e del Prof. Triggiani Vincenzo.
Nell’incertezza per la scelta del Calendario 2016, mi soffermo a dare uno sguardo veloce, ai diversi calendari, che l’edicolante sciorina ogni mattina. Nulla mi attira, sono sempre gli stessi calendari, volti, che si affacciano dalle copertine, donne, che occhieggiando come oche senz’ali, cercano di mostrarsi, su coloratissime testate mettendo in mostra le solite gambe nervose disegnate ad arte.
Signorine, che sgambettano, corredate da cortissime minigonne da capogiro e scollature vertiginose, su pavimenti lustri o falsi parchè, mentre calzano scarpe molto alte, quasi indecenti da indossare, per una donna normale. Figuriamoci per un’ottantenne come me.
In alto appeso a un filo di spago tenuto da due indecenti mollette da bucato, noto un calendario illustrato, i colori stuzzicano la mia curiosità dal titolo”Super Carabinierando” sicura di me, dico: “Voglio quello”, l’edicolante sorpreso mi chiede “Signora proprio quello?” rispondo sicura “Si proprio quello” e vado via felice, con il mio calendario nella borsa. Il caso vuole, che riconosca quella firma e curiosa mi appresto a sfogliarlo. Calendario 2016 dell’esimio pittore Antonio Mariella, dallo strano titolo “Super Carabinierando”.
Una retrospettiva la sua. Forse la voglia di migrare attraverso volti nuovi e i colori accesi o suadenti dell’Arma, che spesso non riesce a dimenticare.
Una retrospettiva dicevo, alla quale ho dato un titolo molto personale” voglia di migrare attraverso i colori”.
Forse nel ricordare la propria infanzia, il pittore Antonio Mariella, ripensa ai giorni passati dicendo a se stesso: ” Sono tornati i giorni felici della mia infanzia, quando ignaro delle forme e dei colori, impiastricciavo sulla mia tavolozza (quaderno di scuola elementare), colori mescolati a inchiostro nero e forme natanti, in un mare rosso rubino”. Lode a quell’insegnante di scuola elementare, che per primo ha scoperto la sua vena di giovanissimo pittore caricaturista e che ha indirizzato i genitori a seguire da presso, questo ragazzino timido, silenzioso e tranquillo, qual era il piccolo Antonio.
Queste parole e fatti tornano spesso alla mente del pittore Antonio Mariella, innamorato della propria divisa che spazia con la fantasia, dai carabinieri impettiti di fronte ai superiori, ai carabinieri stanchi per una micro ricerca di un granello di sabbia, che possa dare la soluzione finale a un rebus.
Tra i suoi disegni fa capolino, il volto adirato di un’attempata Marescialla, che cerca di minacciare il sottoposto imponendogli un suo perentorio ordine, ma quale? In verità non si conosce ancora, anche se sono passati tanti anni.
Le sue formelle irridenti e piccanti, seguono e segnano, un percorso del tutto personale, che in fondo irretiscono i fedeli nel tempo, ma che completano simpaticamente, angoli particolari di una casa.
Diverse sono le annate, in cui i calendari dedicati ai Carabinieri hanno occupato un posto d’onore nelle cucine delle case degli italiani in special modo, le pareti delle cucine dei Fedeli all’Arma, calendari da collezione, che non devono essere stropicciati da mani “infedeli”.
Dalle tele del pittore Antonio Mariella si affacciano spesso volti degli amici e colleghi, oppure visi inventati di sana pianta, con nasi che sembrano dei tromboni e con orecchie a sventola.
La retrospettiva dell’Artista colpisce l’immaginario ed è finalizzata a ricordare la quotidiana attività dell’Arma, riconoscendone il valore, il sacrificio e la dedizione alla Patria, da non dimenticare la strage di Nassiria dove i ragazzi dell’Arma Benemerita, si sono distinti con il sacrificio della loro vita.
Anna Sciacovelli