Lo spettacolo nasce da una prima ricerca del 2021 sullo spazio astratto in cui affrontai la
tela di Lucio Fontana.
Fontana è profondamente astratto ed ovviamente è anti figurativo. Però il suo background
nasce dalla straordinaria scuola scultorea italiana dei primi del novecento (Wildt, etc).
Inoltre Fontana nel suo manifesto Bianco e ancor più lo precisa nei suoi testi ‘tecnici’
successivi, affronta due concetti fondamentali: la dinamica e il tempo. Nel taglio lui vede il
movimento, ovvero il gesto di tagliare cristallizzato nel taglio; e vede il tempo, cioè una serie
di tagli in successione rappresentano una serie di gesti e questi pensati in successione
rappresenterebbero un ritmo, dunque un tempo. È necessario il movimento per percepire il
senso del tempo. Fontana nei tagli racconta un tempo passato, cita il tempo ma non lo
produce né lo rappresenta. È come un fumetto su una illustrazione. L’arte performativa ci
permette di giocare col tempo sul serio. Hic et nunc, qui ed ora noi produciamo un prima ed
un dopo. Il tempo ha una durata, se no, non è tempo, ma eternità.
Ho pensato che si potesse andare avanti nel discorso filosofico di Fontana mettendo ‘in
moto’ la sua tela e dando dinamica ai tagli creare un ritmo reale attraverso la coreografia e
la musica. Mariana ha accettato con entusiasmo la sfida e si è calata sulla scena di Fontana
divenendo col suo corpo la protagonista dello spettacolo.
Lo spazialismo prevedeva l’uso delle tecnologie, la rappresentazione dello spazio e del
tempo. In fontana non c’è nessuna tecnologia e nessun tempo. Tocca a noi riparare il difetto
e concludere la partita! L’uso grammaticale dello specchio è un uso non semplicemente
scenografico ma drammaturgico dove è presente un linguaggio coreografico complesso
costruito in 15 anni di mestiere. Tecnologie significa know how, conoscenza delle cose e
algebra della natura: la scienza non è una avventura per turisti ma consapevole costruzione
dell’algebra della vita e del mondo per la costruzione di artefatti. Tecnologia significa
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strumento, mezzo per l’homo faber per controllare gli elementi naturali. Lo specchio, chiave
dell’estetica della Nogravity, è uno strumento sofisticato con un know how complesso. È
quel mezzo tecnologico di cui parla lo spazialismo.
Nelle prime due scene affrontiamo la superficie tagliata di Fontana come una
moltiplicazione di piani che si possono, dopo i tagli, sovrapporre fra loro e creare delle linee
dinamiche sul corpo del danzatore.
.
Grammatica 1. NOVECENTO
La superficie tagliata si moltiplica in più superfici che attraverso il gesto interagiscono fra
loro creando volumi, superfici incrociate, pieni e vuoti.
L’indagine del rapporto tra corpo umano e spazio porta alla costruzione di figure pittoricoscultoree bidimensionali sul piano verticale, dove le linee del corpo proseguono nello spazio
attraverso la materia contorta della superficie ritorta del tessuto che rappresenta le corde
vettoriali spaziali. Qui si tratta di un omaggio vero e proprio alla scuola scultorea dell’epoca
di forse il più grande fu Somaini.
Dietro il taglio non c’è il nulla o l’infinito, entità astratte e puramente concettuali si possono
dire, forse (direbbe Wittgenstein) o pensare (il dubbio diventa iperbolico). Dietro il taglio di
un uomo c’è l’uomo.
Grammatica 2 CORPO UNICO DELL’UNITA’ DELLO SPAZIO(BOCCIONI)
Secondo Roberto Longhi Lucio Fontana si poneva di fronte al cubismo come il barocco
rispetto al rinascimento, al cui cerchio sostituì l’ellisse, ossia un cerchio compresso, energia,
movimento: “Ogni volta che l’arte raggiunge una saturazione di staticità, alla corporeità
s’aggiunge, o combinandosi o imponendosi, la ricerca del moto”.
La superficie tagliata crea varie superfici che chiuse in sé si trasformano in stringhe
dinamiche, linee di forza; avvolte attorno ad un corpo umano e lanciate nello spazio. Si
crea una estrusione del corpo nello spazio, ovvero si rappresenta nell’azione performativa
la dinamica del corpo nello spazio in un solo tempo unico solidificato come una architettura.
Qui si offre un omaggio a Boccioni con l’idea di dare vita alla sua piu’ famosa scultura:
Forme uniche dell unita dello spazio”
Nella seconda parte dello spettacolo, che rappresenta la parte nuova, che stiamo creando
in questi giorni, la ricerca si fa più complessa: abbiamo affrontato il concetto di buco, ovvero
di quel periodo in cui Fontana studiò il buco come forma espressiva producendo sulla tela
rose di buchi apparentemente casuali. Poi siamo passati ad affrontare un secondo
momento della vita artistica di Fontana andando a studiare le Nature, delle grandi uova o
sfere con un taglio in mezzo dal forte carattere sessuale. Questo suo ritorno alla scultura
vera e propria ci ha portato a studiare il rapporto del Maestro con i grandi del suo tempo:
Arp, Moore e Brancusi.
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GRAMMATICA 3 I BUCHI
Il primo gesto rivoluzionario di Fontana fu creato col primo buco sulla tela prodotto con un
chiodo. I punti sono elementi infinitesimali, giochi matematici sulle estreme conseguenze e
giochi geometrici sui confini estremi… i limiti in algebra sono punti infinitesimali… ma cosa
sono qui? Come si rappresenta un buco? Se non con un buco! Una tela che si squarcia…
vuoti che si creano… da cui esce l’uomo… nascita… e dove rientra… morte.
GRAMMATICA 4 VENTESIMO SECOLO (omaggio ad Arp, Brancusi e Moore)
Dal corpo scultoreo novecentesco da cui Fontana era partito, confrontandosi con la
dinamica-pittorica e scultorea creata dai futuristi, siamo passati a studiare la scultura del
ventesimo secolo, ovvero Arp, Brancusi e Moore. Lo spazio bidimensionale attraverso il
moto e lo spazio nel tempo si trasforma in spazio tridimensionale giocando con pieni e
vuoti. Il vuoto creato dal taglio si libera nello spazio ed il pieno delle superfici tagliate si
trasforma in un mondo di figure e immagini caleidoscopiche che nascono dalla fantasia
degli artisti.
GRAMMATICA 5 LE NATURE
Nelle Nature Fontana cerca una sintesi tra spazialismo ed erotismo, cioè tra la dinamica
spaziale tra pieno e vuoto (lo spazio o è pieno o è vuoto… semplice. Questa è la semplice
dinamica della composizione in pittura come in architettura o in teatro o in fotografia). A
questa dinamica puramente formale Fontana aggiunge l’elemento umano dell’erotismo
come fonte primigenia, come origine. Buco, caverna, vuoto, etc… origine, nascita, forza,
vitalità… perché anche qui c’è la ricerca di trovare dinamiche diverse dal semplice
movimento di elementi nello spazio ma di energie che nascono, crescono, si trasmettono,
scompaiono nel nulla, ritornano magicamente dal nulla… dinamica intesa come vitalità,
energia.
info e biglietti
gruppi di minimo 10 persone 15 euro a biglietto il trascinatore deve acquistare i biglietti per
tutti in un’unica soluzione tramite bonifico o recandosi in biglietteria il giorno prima della
replica. Per prenotare i biglietti inviare una mail a promozioneteatrovascello@gmail.com o
telefonare a 06 5881021,
Prezzi intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti
€15, info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it
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Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/Ticket/fontana-project/183679
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Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura
Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro
Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R.
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da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno
Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro
Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione
Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello
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