Uno degli argomenti più dibattuti in questo post Coronavirus, vista la sua portata ed il potenziale impatto che potrebbe avere sull’economia italiana. Più per la precisione, su uno dei comparti fondamentali del nostro sistema economico, uno di quelli in grado di fare da traino.
Si parla di edilizia, settore inevitabilmente in panne negli ultimi mesi e che ora sta provando a rialzare la testa. I provvedimenti in questo senso sembrerebbero essere giusti: una manovra mai vista prima per mettere in campo bonus e detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie con aliquote maggiorate per tutto il 2020.
Per alcuni interventi poi, quelli tesi a garantire un maggior efficientamento energetico agli edifici, si parla di superbonus che può arrivare al 110%. Ed è stato proprio quest’ultimo ad aver attirato maggiormente le attenzioni dei proprietari di case desiderosi di migliorare le prestazioni del proprio immobile.
Il superbonus del 110%
Da qualche settimana i proprietari di immobili in tutta Italia sono letteralmente bombardati da proposte di professionisti ed offerte allettanti con riferimento alla possibilità di effettuare lavori usufruendo del superbonus del 110%. Il tutto è previsto dal Decreto Rilancio n. 34/2020.
L’obiettivo del Governo è quello di creare lavoro e mettere denaro in circolazione nell’economia reale. Altro traguardo che si potrebbe raggiungere con questo strumento, emersione di tanto lavoro in nero che spesso caratterizza il settore dei lavori edili: per ottenere il superbonus deve essere tutto quanto corredato da fattura.
Il primo punto che emerge in virtù di quanto detto è legato alla necessità di affidarsi ad un’impresa edile professionale che abbia tutti i requisiti in regola per usufruire del bonus 110%; per trovarla è possibile anche affidarsi alla rete, tramite siti di preventivi edili specializzati nel settore. Una volta trovata una realtà professionale, possibilmente con una figura qualificata di riferimento, come un architetto o un ingegnere, si può iniziare a vagliare la lista dei lavori da svolgere con il superbonus del 110%.
Quali interventi di ristrutturazioni edilizie?
Un bonus particolarmente conveniente ma che non riguarda indistintamente tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia. Si parla prima di tutto di lavori effettuati tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 ed è necessario fare ricorso esclusivo a materiali che rispettino i “criteri ambientali minimi”, di qui l’importanza di affidarsi ad imprese edili professionali e qualificate.
L’obiettivo deve essere sempre e comunque quello di realizzare interventi finalizzati alla massimizzazione del rendimento energetico degli edifici esistenti con un tetto massimo di 60mila euro. Gli ambiti nei quali intervenire sono:
- isolamento termico superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio;
- sostituzione impianti di riscaldamento esistenti con impianti centralizzati a condensazione, a pompa di calore, ibridi, geotermici, anche abbinati ad impianti fotovoltaici;
- interventi di efficientamento energetico quali acquisto e posa di infissi, finestre, cappotti termici ecc…
Il credito in questione, il 110%, può essere ceduto direttamente alla ditta di ristrutturazioni edili che provvederà poi, a sua volta, ad incassare la cifra tramite lo Stato. Un meccanismo che dovrebbe servire, nelle intenzioni, a riqualificare buona parte degli edifici presenti sul territorio oltre a rimettere in moto un settore strategico per la risalita del pil italiano.