Un salto a Perugia un appuntamento mancato, una corsa a Bologna presso il museo Civico Archeologico, dove sin da 12 ottobre si tiene una mostra di due grandi maestri del Mondo fluttuante: Katsushika Hokusai (1760-1849) e Utagawa Hiroshige (1797-1858). La mostra Hokusai Hiroshige.”Oltre l’onda” Capolavori provenienti dalla Boston Mouseum of fine Arts che espone per la prima volta in Italia, una selezione straordinaria di circa 250 opere provenienti dal Museum of fine di Boston, il progetto Promosso dal Comune di Bologna, Istituzione Bologna Musei e patrocinato dall’Agenzia per gli affari Culturali del Giappone, dall’Ambasciata del Giappone in Italia e dall’Università degli studi di Milano. Per la prima volta portata in Italia, L’esposizione è intesa come proseguimento delle iniziative avviate sin dal 2016 per il 150° anniversario delle relazioni bilaterali tra Italia e Giappone, una ricorrenza, che ha visto il Comune di Bologna, protagonista con progetti culturali importanti come le mostre dedicate a Giorgio Morandi a Kobe, Tokio e Iwate, mondo Mostre Skira, impegnato nelle mostre Hokusai, Hiroshige e Utamaro a Palazzo reale di Milano. Capolavori di scultura Buddista Giapponese alle scuderie del Quirinale a Roma,fino al più recente Kuniyoshi.
Visionario del mondo Fluttuante al museo della permanente Milano. Gli anni trenta dello Ottocento segnò l’apice della produzione ukiyoe nota come”immagini del Mondo Fluttuante”In quel periodo furono realizzate diverse serie silografiche più importanti firmate dai maestri che si confermarono come i più grandi nomi dell’arte giapponese in Occidente.
Tra i tanti emerse da subito il nome di Hokusai, un artista con una personalità, fuori dalle righe che seppe rappresentare in forma sintetica forza e drammaticità insieme luoghi e volti, oltre che il carattere le credenze della società del suo tempo. L’Artista è considerato uno dei più raffinati rappresentanti del filone pittorico dell’ukiyoe. Nei suoi dipinti su rotolo, ma soprattutto attraverso le sue silografie policrome lo stesso riuscì e seppe reinventare in modo nuovo il mondo in cui viveva, con linee libere e veloci, in un modo sapiente del colore, in special modo il blu di Prussia, da poco importato in Giappone, traendo spunto sia dalla pittura tradizionale autoctona sia dalle caratteristiche tecniche dell’arte occidentale.
L’artista lavorando ripetutamente sullo stesso soggetto, con colori diversi producendo decine in serie diverse. La qualità delle illustrazioni sia dei paesaggi sia la varietà degli elementi stagionali e atmosferici- neve, piogge, nebbie, chiarori di luna, che Hiroshige seppe descrivere, facendoli percepire in modo quasi sensoriale, che gli valse il titolo di” Maestro della pioggia e della neve”. Tra le serie di maggior successo degli anni trenta vanno ricordate quelle dedicate alle cascate e ai ponti famosi del Giappone, da non dimenticare le Trentasei vedute del monte Fuji che Hokusai ebbe successo sul mercato delle immagini di paesaggio come grande maestro.
Da quel momento in avanti nessun artista del Mondo Fluttuante, potè esimersi dal far riferimento all’opera del Maestro Hokusai, in particolare, a una stampa appartenente a questa serie divenuta icona dell’arte giapponese: La grande onda presso la costa di Kanagawa.
A mio modesto avviso, una mostra da vedere ammirare e valutare, nella sua interezza d’immagini, di un mondo lontano mille miglia dal nostro occidente.
La mostra resterà aperta fino al 03 Marzo 2019
Anna Sciacovelli