Al termine della via Appia, due colonne romane si alzano ancor oggi in riva alla penisola dove giace la moderna città di Brindisi, inserita tra le due insenature naturali che costituiscono il Porto ben protetto della stessa città, nelle vicinanze sorge l’antica Chiesa duecentesca, di Santa Maria del Canale.
Un panorama unico che dal mare azzurro, al verde degli ulivi arriva alle bianche a colline, della città di Ostuni.
Una meraviglia dall’abbacinante biancore, che emerge dai secolari e verdi ulivi, insieme all’intricato groviglio di piccole e tortuose stradine quasi strettoie ad imbuto, che sfociano in piazzette, vicoli e corti, che tanto tempo addietro facevano capo alle cinque porte, della cinta muraria della città di Ostuni.
La Città occupa Vertice e insellature di sette colline, il centro storico pittoresco e di pregio ambientale, è sulla più alta, chiuso da muri e torrioni cilindrici,medievale,di viuzze strette,gradinate archi rampanti, alte case in cascata, ma soprattutto, così bianco di calce da farsi chiamare “Ostuni la Bianca”.
Case squadrate e levigate ad arte, coperte di bianca calce, per secoli imbiancate da mani diverse e sapienti, che hanno intinto i pennelli nella candida calce , denominando Ostuni, “Città Bianca”.
Una lunga strada raggiunge l’apice della collina, dove si erge la Concattedrale, dedicata a Santa Maria dell’Assunzione, iniziata nell’anno 1435 e terminata 1470, con facciata tardo gotica a coronamento mistilineo nella quale si aprono tre portali tre portali ogivali e altrettanti rosoni,nel 1902 denominata monumento Nazionale. L’unica strada che sale e raggiunge il vertice del colle e che divide il centro storico, in due segmenti diversi è la via della cattedrale, che s’inerpica tortuosamente, con molteplici e curiose deviazioni quasi un capriccioso dedalo di viuzze, con variazioni improvvise, che si allargano in ampie corti dai nomi più strani. Vicoli ciechi o ripide e strette scalinate che portano a case scavate nel tufo o nella porosa roccia, unite da ampi archi che spesso fungono da contrafforti e da sostegno.
Ultimo punto, la maestosa Concattedrale, in perfetta sintonia dei diversi elementi romanici, gotici e veneziani, che domina la grande piana sino al mare.
Dove la sabbia bianca e farinosa, è di un biancore accecante, la voglia di mare ti entra nei pori della pelle e diventi ubriaco di mare sole e bianca sabbia, una città che ti ammalia in meno di ventiquattr’ore. Questa è la città di Ostuni,” Città Bianca”.
Anna Sciacovelli