Secondo i dati definitivi di marzo resi noti oggi dall’Istat, l’inflazione annua è pari +1,9%, dal +1,6% di febbraio.
“Dati pessimi! Prosegue l’impennata dei prezzi, che su base tendenziale prosegue ininterrottamente dallo scorso settembre (era +0,7%), ossia da 6 mesi. Una progressione che si spera possa terminare in aprile, grazie alla fine della stagione termica, che porterà a un calo del prezzo del gas e al bonus straordinario sulle bollette della luce, intervento tardivo del Governo ma che ora si spera possa porre un freno alla corsa dei prezzi” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati Istat sull’inflazione.
“Il rischio, però, è che le speculazioni sulle ferie e sulle festività di aprile possano prevalere, e che l’infiammata dei prezzi possa proseguire. Nonostante a marzo non ci fossero ponti, infatti, si registrano già rincari abnormi. In un solo mese, i Voli nazionali decollano rispetto a febbraio del 16%, vincendo la top ten dei rialzi congiunturali. Medaglia d’argento per i Voli europei che salgono del 15,3% (+9,9% i voli internazionali). Dopo il gas del mercato libero, Medaglia di bronzo con +4,6%, in quinta posizione gli Alberghi e i motel con un ragguardevole +3,2% in appena un mese. Appena fuori dalla top ten, in undicesima posizione, Pensioni e simili con +2%. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino andiamo male” prosegue Dona.
“Se l’inflazione pari a +1,9% significa, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita complessivo pari a 687 euro su base annua, ben 228 euro in più se ne vanno solo per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche e 249 per il carrello della spesa, ossia per le spese obbligate. Per i Servizi ricettivi e di ristorazione si pagano già 105 euro in più rispetto allo scorso anno. Una vera e propria stangata” conclude Dona.