L’ argomento del giorno, ormai da qualche settimana a questa parte è il Corona Virus, conosciuto anche con il nome di COVID-19. Ogni volta che si accende la tv e si guarda un telegiornale, oppure quando si accede a internet e ci si imbatte di uno dei tanti siti o blog di notizie, non si legge altro che di contagi con numeri in continuo aumento. L’economia si trova ad un punto morto in un momento in cui la maggior parte degli italiani è a casa in cassa integrazione a causa della chiusura della maggior parte delle attività. Imprese e privati hanno problemi a far quadrare i conti, alcuni addirittura non sanno nemmeno come far fronte alle spese periodiche di prima necessità.
Ed è proprio in questo periodo di grande difficoltà che la solidarietà e gli aiuti non mancano di certo. Molte sono le disposizioni messe in atto per venire incontro alle difficoltà che le aziende italiane si trovano ad affrontare, una di queste riguarda la gestione del recupero crediti. La notizia ci arriva dall’ agenzia Rinaldo Vaira specializzata in recupero crediti in Italia e annoverata tra i soci fondatori UNIREC.
Le disposizioni riguardo il recupero crediti in Italia
Dopo essersi riuniti in videoconferenza il 10 marzo scorso, il Consiglio del Forum Unirec ha costituito un “Protocollo sulle modalità di gestione sui processi di recupero durante l’emergenza epidemiologica del COVID- 19”. Secondo il documento realizzato dalle Associazioni dei Consumatori insieme a UNIREC (Unione Nazionale Impresa a Tutela del Credito) ha l’obiettivo di offrire a tutte le imprese che lavorano nella sfera del recupero crediti le indicazioni su come muoversi in questo periodo tanto difficile in modo da eseguire l’attività di riscossine nel migliore dei modi possibili. Inoltre ha anche il compito di accordarsi sulle misure più opportune per integrare al meglio sulle modalità di contatto stabilite in precedenza secondo il Codice di Condotta, realizzato sulla base del Codice del Consumo. Le indicazioni che U.N.I.REC. ha messo a disposizione, sono valide fino al 3 aprile, a meno che non vi siano nuove disposizioni da parte del governo.
In cosa consiste il protocollo
Secondo le novità di questo protocollo, cambiano le modalità di gestione dei pagamenti, della gestione delle pratiche e, in caso di bisogno, l’interruzione della gestione delle pratiche. In modo più dettagliato, secondo il documento, è possibile interrompere l’attività di recupero soltanto nel momento i cui il debitore sia in grado di dimostrare l’impossibilità di pagare a causa delle difficoltà causate dal COVID-19. È importante però capire che l’interruzione di cui stiamo parlando, non implica la revoca o la sospensione della pratica di recupero.
Inoltre, il Protocollo stabilisce anche l’inizio di una nuova modalità di lavoro per tutelare al meglio ogni dipendente, ossia il lavoro da casa tramite smart working. In questo modo ogni impiegato potrà gestire le pratiche tramite telefono e potranno anche offrire al debitore o consumatore, di accedere alle diverse modalità di pagamento digitale. È molto importante che ogni operatore sia stato formato al meglio proprio per riuscire a fronteggiare al meglio ogni pratica, tenendo sempre presente del momento in cui ci si trova.
Grazie a questo protocollo si riesce a garantire il servizio di recupero crediti e di venire incontro alle persone che si trovano in grande difficoltà in questo periodo.