Il Consiglio Europeo, nella bozza di conclusioni, sottolinea la necessità “imperativa” di una “preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata” e di una “gestione strategica delle crisi nel contesto dell’evoluzione del panorama delle minacce”.
Invita quindi il Consiglio a portare avanti i lavori e la Commissione, insieme all’Alto Rappresentante, a proporre “azioni per rafforzare la preparazione e la risposta alle crisi a livello dell’Ue in un approccio che tenga conto di tutti i rischi e di tutta la società, in vista di una futura strategia di prontezza”.
E per il presidente Ue Ursula von der Leyen “è chiaro che non c’è più spazio per le illusioni, il mondo è diventato più pericoloso e l’Ue si deve svegliare: sappiamo che le ambizioni di Putin non si fermano all’Ucraina”.
Mentre il presidente del Consiglio europeo Charles Michel aveva ammonito: “Se vogliamo la pace, dobbiamo preparare la guerra”.