Il caffè è la seconda bevanda più bevuta in Europa dopo l’acqua. Il caffè per gli Italiani è parte del patrimonio culturale. Pensiamo, ad esempio, al caffè sospeso, una tradizione napoletana che consiste nel pagare il caffè, ogni volta che lo si prende al bar, per sé e per qualcun’altro. Non è un caso che gli italiani si lamentino del caffè ogni volta che ritornano da un viaggio all’estero e, al contrario, gli stranieri in Italia ne restino letteralmente folgorati. Gli italiani tengono al caffè non solo in quanto bevanda energizzante, ma anche in quanto abitudine radicata e familiare. Cosa c’è di meglio che prendere un caffè con un amico e fare due chiacchiere? I metodi di preparazione del caffè sono davvero molti, alcuni poco noti. In questo articolo forniamo un approfondimento su quelli che sono i metodi più comuni per preparare un ottimo caffè e su quelli più insoliti da provare assolutamente a casa o in qualche bar specializzato. Non se ne sa mai abbastanza sul caffè.
Caffè all’italiana
Gli italiani non usano un unico metodo per preparare il caffè. C’è chi preferisce la tradizionale caffettiera e chi, invece, ha smesso di usarla preferendo una pratica macchinetta del caffè. Esistono più tipologie di macchine da caffè e ognuna presenta vantaggi differenti: a capsule, a polvere manuali, automatiche e a cialde. Il vantaggio che le accomuna è senz’altro la facilità di utilizzo e il fatto che consentano di risparmiare tempo (il caffè è pronto in pochissimi secondi). Inoltre sono disponibili cialde e capsule da cui ottenere un gustoso caffè (molto simile a quello che si sorseggia al bar) ma anche: tè, cappuccino, cioccolata calda e tante altre bevande.
Caffè alla turca
Il caffè alla turca ha un’origine molto antica e una storia ricca di leggende appassionanti. Il caffè alla turca non si prepara solo in Turchia ma in molti altri paesi mediorientali. Per i turchi il caffè ha sempre avuto un’importanza pari o, addirittura, maggiore di quella che ne hanno gli italiani. Basta pensare che un tempo le donne turche erano scelte dai futuri mariti sulla base della bravura dimostrata nella preparazione di questa bevanda. Prepararlo a casa è possibile ma bisogna acquistare la giusta strumentazione, ovvero il cezve. Il cezve non è altro che un pentolino in rame in cui bollire il caffè (macinato finemente) nell’acqua. Il caffè viene poi versato nella tazza e sul fondo vi resta depositata la polvere. È possibile acquistare il caffè più adatto a questo metodo di preparazione online o, se si è fortunati, in qualche negozio specializzato in cibi e bevande etniche.
Sifone
Il sifone è un dispositivo giapponese, particolarmente complesso, che consente di preparare un caffè a dir poco raffinato. Si compone di due camere sovrapposte in vetro, una sferica inferiore e una superiore aperta. Nella parte bassa si versa l’acqua (a temperatura ambiente) e in quella alta la polvere di caffè. Quando si aziona la fiamma si assiste ad un passaggio di vapore verso l’alto. Terminata l’infusione si spegne la fiamma e per effetto della differenza di pressone e della gravità la miscela scende e si raccoglie nel contenitore; il caffè è pronto per essere sorseggiato.
Dripper
Il dripper (gocciolatore) non è una preparazione per cui gli italiani vanno pazzi, ma è quella più diffusa a livello mondiale. Tra i suoi punti di forza la semplicità e la capacità di esaltare al massimo l’aroma del caffè. Per questa preparazione si può sfruttare il collo di una brocca: sul collo si posiziona un filtro di carta in cui si inserisce il caffè macinato, si prosegue versando direttamente sul caffè l’acqua calda poco per volta. La bevanda attraversa lentamente il filtro, si raccoglie nella caraffa ed è pronta per essere bevuta.