È molto importante sapere che gli estintori possono essere classificati in base a:
- tipo dell’agente estinguente e capacità di spegnimento dei vari combustibili;
- quantità di estinguente;
- tipo di estinguente contenuto.
Come ricorda il sito specializzato Cipierre, è necessario che la scelta dell’estintore venga fatta pensando al tipo di incendio che potrebbe essere necessario spegnere. Proprio per questo, su ogni estintore posiamo anche trovare le indicazioni delle classi dei fuochi e dei focolai che questi sono in grado di spegnere. Si tratta di indicazioni presenti su un bigliettino rosso, affiancati anche da un’etichetta in cui troviamo le istruzioni per l’utilizzo insieme al codice di identificazione del costruttore, insieme al riferimento per l’omologazione. Dati come l’anno di costruzione possono essere trovati sul fondo o sul collo dell’estintore.
L’estintore è composto da:
- serbatoio che contiene il propellente;
- valvola utile per regolare il flusso del propellente;
- manichetta, ossia il tubo utile per direzionare il flusso del propellente.
I vari tipi di estintori
In commercio esistono 4 tipi di estintori. Vediamoli insieme.
Estintori ad anidride carbonica
Negli estintori con anidride carbonica, quest’ultima viene conservata allo stato liquido. Questo tipo di estintore è dotato di una valvola di sicurezza che dà la possibilità di depressurizzare l’anidride facendo in modo che il liquido fuori esca trasformandosi dallo stato liquido a quello solido. Il tutto è possibile grazie al raffreddamento che riesce a creare delle particelle che prendono il nome di ghiaccio secco o neve di anidride carbonica. Proprio per evitare ustioni causate dal freddo, l’estintore ha anche un’impugnatura per far in modo da evitare che la persona che lo sta utilizzando si possa ustionare.
Infatti è bene sapere che, la fuori uscita del gas causa un abbassamento della temperatura fin a -79 gradi.
Si tratta di un tipo di estintore che agisce per raffreddamento per soffocamento del combustibile ed è perfetto per chi non vuole lasciare nessun residuo. Per questo risultano essere perfetti per lo spegnimento di incendi di classe A, B e C.
Estintori a polvere
Si tratta di estintori che contengono polveri formate principalmente da composti salini come fosfato mono ammonico, solfato di ammonio, bicarbonato di sodio e bicarbonato di potassio. Il compito di questo tipo di estintore è quello di sfocare l’incendio. Le polveri polivalenti sono quelle più sfruttate in quanto molto efficaci e , soprattutto, utilizzabili su ogni tipo di incendio. Questi tipi di estintori possono essere utilizzati su apparecchiature e impianti elettrici sotto tensione, liquidi infiammabili e materiali di classe A.
Estintori idrici
Sono degli estintori al cui interno vi è dell’acqua che viene usata come estinguente ed ha il compito di agire per raffreddamento del combustibile. Inoltre è importante sapere che l’acqua, nel momento in cui si vaporizza, genera un’azione di soffocamento sulle fiamme. È il tipo di estintore perfetto per incendi di classe A ma non può essere usato su apparecchiature e impianti sotto tensioni. Per questo non può essere usato nemmeno su incendi di classe B.
Idrocarburi alogenati
Sono un tipo di estintore che oggi viene utilizzato molto poco in quanto risulta essere i principali responsabili del buco dell’ozono e dell’effetto serra. questi vengono utilizzati per incendi di classe A, B e C.
Estintori a schiuma
Gli estintori a schiuma sono perfetti per spegnere fuochi di classe A e B. Non sono adatti per incendi su apparecchiature e su impianti sotto tensione in quanto le schiume al suo interno sono diluite con soluzioni acquose.