“Bene la conferma del bonus, ma occasione persa, alla Camera, per dare una svolta al testo. Non hanno accolto le modifiche che avevamo presentato in audizione. In compenso hanno aggiunto qualche mancetta, come quella alle società sportive o introdotto provvedimenti che nulla hanno a che vedere con il caro bollette, come il salvagente per le auto aziendali” ha spiegato Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la fiducia della Camera al decreto bollette.
“Unica novità è il chiarimento che i clienti vulnerabili, alla data di conclusione del servizio a tutele graduali, potranno essere ancora riforniti nel mercato tutelato anche dopo il 31 marzo 2027. Non risolto, invece, il problema di come affrontare i futuri rialzi dell’energia. Il decreto con i possibili aiuti non scatta in automatico, ma continua a poter essere adottato, non scatta a fronte di un rialzo preciso del prezzo del gas e interviene in ritardo. Se ci fosse un caro bollette a dicembre, prima di marzo le famiglie non riceverebbero nulla, sia per via del bimestre di ritardo che serve per il calcolo della media, poi per i tempi necessari per varare il decreto e poi per la tempistica necessaria per l’erogazione” conclude Vignola.