30La data è stata finalmente annunciata: a partire da martedì 30 marzo (e fino al 28 maggio 2021) sarà possibile presentare la domanda per ottenere i contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Sostegni e destinati alle Partite IVA colpite dalla crisi. Sia il modello da compilare e trasmettere online, sia le istruzioni per lo svolgimento della procedura, sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Frutto di un lungo confronto tra i partiti di maggioranza, il DL Sostegni ha visto la luce martedì 23 marzo. Al suo interno sono presenti vari tipi di contributi per le imprese e i lavoratori autonomi ed indennità per i liberi professionisti e per altre categorie che, a causa delle misure restrittive atte a contenere la diffusione del contagio, hanno dovuto interrompere o, comunque, ridimensionare le attività.
Contestualmente all’approvazione del Decreto, è stato firmato anche il provvedimento attuativo da parte del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Difatti, l’ente avrà il compito di sottoporre a verifica le richieste inviate dai contribuenti e, in caso di riscontro positivo, si occuperà del calcolo e dell’erogazione del contributo (con la modalità indicata nella pratica).
La fruizione dei contributi, infatti, potrà avvenire in due modi: mediante accredito diretto su conto corrente, i cui estremi dovranno essere inseriti all’interno dell’apposito modello, o come credito da utilizzare in compensazione. La scelta, pertanto, spetterà al soggetto richiedente e, una volta conclusa la trasmissione della pratica attraverso i canali telematici dell’Agenzia, non sarà più revocabile.
Parallelamente, per sapere se la domanda ha ricevuto esito positivo, il richiedente dovrà cliccare sulla sezione “Fatture e Corrispettivi”, accessibile dall’area riservata sul portale. Qui, infatti, i soggetti aventi diritto al contributo riceveranno la comunicazione dell’avvenuto mandato di pagamento (o del riconoscimento dello stesso importo come credito d’imposta) da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Chi ha diritto al contributo e come si calcola?
Il contributo in questione è rivolto ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione e di reddito agrario, titolari di Partita IVA e residenti o stabiliti nel Territorio dello Stato Italiano, che rispondono ai seguenti due requisiti:
1) Aver conseguito, nel 2019, ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro. 2) Ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del 2019.
Inoltre, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, ai soggetti che hanno aperto la Partita IVA dal 1° gennaio 2019 si applica soltanto il primo requisito.
Veniamo, adesso, alle regole da seguire per il calcolo del contributo a fondo perduto: esso è determinato mediante una percentuale applicata alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019.
Le percentuali corrispondono a:
- 60% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 100mila euro;
- 50% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 100mila euro fino a 400mila;
- 40% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 400mila euro fino a 1 milione;
- 30% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 1 milione di euro fino a 5 milioni;
- 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 5 milioni di euro fino a 10 milioni.
È previsto un contributo minimo (pari a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 per altri soggetti), mentre l’importo massimo erogabile è pari a 150.000 euro.
Come presentare la domanda per i contributi?
La domanda va presentata per via telematica, utilizzando il modello disponibile online e i canali istituiti dall’Agenzia. Il contribuente, inoltre, può svolgere personalmente la procedura o scegliere di affidarsi ad un intermediario.