Chi si ritrova a pagare un mutuo in questo periodo non tanto semplice per l’Italia, e sta riscontrando difficoltà per il saldo dell’importo della rata a causa del Covid-19, può richiedere la sospensione del pagamento delle rate per un periodo massimo di 18 mesi.
Il provvedimento, descritto dai decreti legge n.9 e n.18 di marzo 2020 non comprende tutti i mutuatari, ma solo alcune categorie ben precise. Andiamo a capire a chi è rivoto questo aiuto.
Chi ha la possibilità di richiedere la sospensione del mutuo
Secondo il decreto 9/2020 la sospensione del mutuo può essere richiesta dai lavoratori che hanno visto una diminuzione del proprio lavoro del 20% rispetto al solito orario. La durata della sospensione delle rate varia in base al periodo in cui il lavoratore non si reca più sul posto di lavoro.
Secondo il decreto che è stato emanato il 17 marzo 2020, denominato “Cura Italia”, la cerchia dei beneficiari della sospensione della rata viene allargata. Questa infatti comprende i lavoratori autonomi che autocertifichino, rispettando gli articoli 46 e 47 DPR 445/2000, un calo del 33% dei guadagni nel primo trimestre del 2020 confrontandolo con il primo trimestre del 2019. Causato dalla chiusura o dalle restrizioni messe in atto a causa del Corona Virus.
Ecco chi ha la possibilità di richiedere questa sospensione:
- Lavoratori dipendenti licenziati o in cassa integrazione;
- Collaboratori che, con i giusti documenti, provano la sospensione del lavoro;
- Liberi professionisti e lavoratori autonomi che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nel primo trimestre del 2020 a confronto del primo trimestre del 2019.
Condizioni dell’immobile e del mutuo
Per accedere alla sospensione della rata del mutuo, è importante che sui documenti sia registrato l’immobile come prima casa e che non abbia un valore superiore a 250.000 euro. Inoltre è necessario che il mutuo sia in ammortamento da almeno un anno dalla presentazione delle domanda.
È possibili chiedere la sospensione della rata anche nel momento in cui si è in ritardo con il pagamento della stessa, a condizione che non si superi un limite di tempo pari a 90 giorni dalla scadenza.
Cosa succede alla fine ella sospensione
Le rate che vengono sospese, dovranno essere versate in seguito dal mutuatario, seguiranno i nuovi tassi di interesse del momento. Inoltre, il piano d’ammortamento, si allungherà dello stesso periodo che è stato sospeso.
Quali documenti servono
Non è necessario presentare il modello ISEE in quanto la richiesta può essere fatta da tutti coloro che si trovano in un momento di difficolta. Ecco quali sono documenti necessari:
– per gli autonomi e necessaria un’autocertificazione presentata su un modulo apposito;
– per dipendenti subordinati, è necessaria una dichiarazione da parte dell’azienda per cui lavorano che attestano la loro effettiva condizione.
Dove presentare la domanda
La domanda deve essere presentata alla stessa banca in cui è stato erogato il mutuo. A questa deve essere allegata la documentazione necessaria che ne attesta le reali condizioni. Tutti gli approfondimenti sono disponibili sul sito Consap.it, nella sezione dedicata ai mutui.
La domanda presentata sarà poi inoltrata alla Consap che darà il nulla osta in 15 giorni.
Prima di fare la domanda e necessario attendere qualche settimana per avere ulteriori aggiornamenti in grado di chiarire al meglio tutti i dettagli di questa sezione del decreto “Cura Italia”.