Si parla sempre di crisi, di bollette alte, di stipendi bassi, ma gli italiani comunque, complice una notevole resilienza, riescono in qualche modo a restare a galla e a far quadrare i conti familiari, ma la cosa diventa nel tempo sempre più complessa, le strategie per fortuna però non mancano e a quanto pare neanche la voglia e la capacità di metterle in atto, da parte delle famiglie dello stivale.
Gli italiani sono considerati un popolo di risparmiatori, sono meno poveri di quanto si possa pensare anche a livello europeo. I loro risparmi però negli ultimi anni, in molti casi sono stati erosi da diversi fattori, risparmiare non basta più, bisogna investire, ma molte famiglia hanno paura di farlo e non sono preparate a riguardo.
Secondo il Rapporto Censis del 2024, il 76,5% degli italiani risparmia, ma se ci concentriamo sugli investimenti i dati sono molto inferiori.
Bankitalia ha recentemente pubblicato uno studio che analizza proprio la composizione del portafoglio di investimento delle famiglie italiane, in particolare nel periodo tra il 2010 e il 2023.
Utilizzando sia i dati dei Conti Finanziari, sia le informazioni provenienti dall’Indagine sui Bilanci delle Famiglie del Bel Paese, si nota subito come gli italiani hanno significativamente diminuito la quota di obbligazioni pubbliche e private, aumentando nel contempo il risparmio gestito. Questo cambiamento è stato guidato dalla ricerca di rendimenti più elevati e dalla necessità degli intermediari bancari di aumentare gli introiti delle loro commissioni.
Tra il 2020 e il 2023, l’aumento dei tassi di interesse, ha orientato la scelta verso l’acquisto di titoli di debito, soprattutto quelli pubblici italiani, mentre i flussi di risparmio gestito e depositi sono stati negativi.
Come investono le famigli italiane, gli ultimi trend
Le famiglie italiane con membri di età compresa tra 35 e 54 anni investono con strumenti come le polizze vita che danno anche non trascurabili benefici fiscali, ma ci sono tante altre opportunità per investire oggi il proprio denaro.
Sebbene le famiglie abbiano cambiato il proprio prodotto di riferimento, non hanno aumentato in genere in misura significativa l’esposizione ai rischi del mercato, stanno quindi lontane da criptovalute o altri asset molto volatili, guardando invece con un certo interesse a beni rifugio, come l’oro.
Un’altra opzione che si inizia a considerare con crescente interesse è poi quella di investire in arte contemporanea. Acquistare delle opere d’arte, permette al contempo di arredare la propria casa con gusto, di elevarne il livello socio-culturale e, se ovviamente si punta su artisti e opere di qualità, di poter fare un buon investimento che anche nel giro di pochi anni potrà dare soddisfazioni non trascurabili.
A differenza di un investimento in immobili, che va detto piace sempre parecchio alle famiglie del nostro Paese, uno in opere dì’arte, quindi in beni mobili, è inoltre in genere più vantaggioso da un punto di vista fiscale e in generale più dinamico e gestibile, sotto vari punti di vista.
Inoltre è possibile investire in arte, ma anche in antiquariato, design e in generale in oggetti di qualità e/o di lusso, con budget molto diversificati.
Il mercato dell’affordable art è in crescita
Non tutti lo conoscono, ma esiste e sta negli ultimi tempi sempre più prendendo piede anche da noi (con Fiere ed eventi dedicati), il cosiddetto mercato dell’affordable art, l’arte accessibile ai più, con opere che vanno da poche centinaia a qualche migliaio di euro, naturalmente chi vuole e può investire cifre più significative potrà farlo.
L’Italia è il paese dell’arte e della cultura, gli italiani sono sensibili alla bellezza e non stupisce quindi che anche quando pensano a modi per risparmiare o investire, guardino all’arte, qualcosa sta cambiando, specie tra le nuove generazioni su questo fronte e la cosa fa ben sperare. Diversificare i propri investimenti è sempre una cosa molto positiva.