Il settore immobiliare offre grandi opportunità di lavoro per tutti coloro che sono alla ricerca di un’occupazione stabile e che sono abituati a lavorare per obiettivi. Del resto, il mercato nostrano, viste anche le preferenze degli italiani che vedono nell’acquisto di un immobile un investimento sicuro e sempre allettante, risulta essere florido e gli agenti immobiliari più bravi e preparati riescono a mettersi in tasca stipendi alti, conseguenti alla vendita o all’acquisto di proprietà, attraverso il sistema delle percentuali sulla compravendita al quale si aggiunge un salario fisso nella maggior parte dei casi.
Per portare avanti questa professione con successo, però, è necessario avere delle competenze specifiche, una grande conoscenza del settore e un impegno continuo anche quando le cose non sembrano andare per il meglio, pensando sempre che anche solo una vendita di livello può generare introiti molto rilevanti per l’agente.
Cosa fa l’agente immobiliare: competenze e attività
Come accennato in precedenza, differentemente da quello che si possa pensare, l’agente immobiliare è costantemente impegnato nel proprio lavoro e, oltre alla passione per questo settore, deve essere in possesso di capacità e competenze ad hoc.
La conoscenza del mercato immobiliare è il primo punto fondamentale, così come i prezzi di mercato, le tendenze e le condizioni economiche generali che influenzano il settore. A questa si aggiunge anche una completa conoscenza giuridica, tenendo conto delle leggi e delle normative che regolano il comparto immobiliare, compresi i contratti di compravendita e di locazione, le norme sulla tutela del consumatore, le tasse e le normative edilizie.
Altro elemento importante riguarda la capacità di valutazione degli immobili: un agente immobiliare dovrebbe essere in grado di valutare correttamente una proprietà, utilizzando metodi come la valutazione comparativa di mercato, la valutazione basata sui costi e la valutazione basata sui redditi.
Passando al rapporto con il cliente, un professionista del genere dovrebbe possedere ovviamente capacità di marketing per promuovere efficacemente gli immobili che rappresenta, utilizzando strumenti come annunci pubblicitari, visite virtuali e marketing sui social media, e grandi abilità di comunicazione, per interagire con i potenziali acquirenti, negoziare accordi, rispondere alle domande e fornire informazioni sulle proprietà.
Infine un agente immobiliare deve dimostrare abilità organizzative e di networking. Da una parte, infatti, deve essere ben organizzato e in grado di gestire efficacemente le proprie attività, tra cui l’organizzazione di appuntamenti, la preparazione di documenti e la gestione dei rapporti con i clienti, dall’altra saper creare una vasta rete di contatti, inclusi altri agenti immobiliari, potenziali acquirenti e venditori, e professionisti del settore come avvocati, commercialisti e notai.
Come si diventa agente immobiliare
Per svolgere il lavoro di agente immobiliare è necessario essere in possesso di un patentino, rilasciato sulla base del proprio percorso formativo e di alcuni requisiti specifici (trova opportunità lavoro agente immobiliare).
In primis bisogna essere maggiorenni e avere la cittadinanza europea (o in alternativa un permesso di soggiorno regolare qualora si provenisse da un paese extraeuropeo), oltre a non aver avuto in passato problemi con la legge che ricadono sul penale. Inoltre, si deve presentare un diploma di maturità o un certificato equivalente da istituti professionali.
Per ottenere l’abilitazione è necessario frequentare un corso ad hoc della CCIAA – Camera di Commercio, o delle associazioni di categoria e enti autorizzati, per poi poter fare richiesta di partecipazione all’esame sempre alla Camera di Commercio. Una volta superato l’esame, si procederà all’iscrizione al REA, Repertorio Economico Amministrativo. In alternativa al corso, è possibile fare l’esame presentando un certificato di lavoro presso un’agenzia immobiliare di almeno due anni.
L’esame si svolgerà in forma scritta e orale e verterà su argomenti quali diritto civile e tributario, finanziamenti, mutui, diritto urbanistico e conoscenza sull’attività di mediazione. In caso di mancato superamento della prova, è possibile iscriversi nuovamente all’esame dopo sei mesi.