Non solo la “beffa” nella votazione dell’auto dell’anno 2017: a Ginevra il gruppo Alfa Romeo è andato soprattutto per presentare le linee future dello sviluppo aziendale, fondate essenzialmente sulla produzione di modelli ibridi e prestazionali. Parola di Reid Bigland.
Il futuro di Alfa Romeo sarà orientato alla Cina e ai Paesi orientali, per intercettare sempre nuove fette di mercato, mentre sul versante della produzione l’attenzione sarà rivolta ai modelli prestazionali e allo sviluppo di vetture ibride. Non si tratta di indiscrezioni, ma degli annunci ufficiali che arrivano dal Salone di Ginevra direttamente da Reid Bigland, Head of Alfa Romeo and Maserati.
Le news per Giulietta e Mito. Bigland ha anche parlato in dettaglio dei modelli attualmente in produzione, chiarendo che Giulietta e MiTo, i due veicoli compatti del segmento C e B, continueranno a essere venduti principalmente in Europa, dove hanno richiesta e mercato; proprio per superare questo limite la Giulietta potrebbe essere a breve sostituita da un crossover compatto, più appetibile per l’estero e quindi più redditizio per l’azienda.
Obiettivo internazionale. Sulla carta sono invece più interessanti per i mercati stranieri la Giulia e la Stelvio, che difatti hanno come mercato principale gli Stati Uniti e che a breve saranno lanciate anche in Cina e in Asia. Anche perché, come spiega ancora Reid Bigland, “Alfa Romeo guarda a Oriente, perché il Brand deve avere un mercato mondiale”. A rinforzare ulteriormente questa pattuglia saranno anche i nuovi modelli, a cominciare dal Large Sport Utility per il 2018 e dall’ammiraglia che impreziosiscono l’offerta nel Segmento E.
Pronti per l’ibrido? E se la caratteristica della “sportività” resterà ancora distintiva anche nell’immediato futuro, secondo quanto si apprende la casa del Biscione è pronta a lanciarsi nel comparto delle vetture ibride: lo anticipa Roberto Fedeli, Chief Technical Officier di Alfa Romeo e Maserati, che spiega anche il perché di un ingresso in ritardo rispetto ai concorrenti. “Gli ibridi di Alfa Romeo dovranno essere modelli di altissimo livello, ma il peso è attualmente un grosso problema. Quando le batterie saranno abbastanza leggere noi le utilizzeremo per migliorare le prestazioni delle nostre auto in tutta la nostra gamma”, ha infatti detto Fedeli in una intervista rilasciata nel corso del Salone di Ginevra.
Dettagli irrinunciabili. Il Cto di Alfa ha comunque offerto spunti di riflessione interessanti sulle prospettive del gruppo, nonché importanti dettagli tecnici sul lavoro che attualmente impegna gli ingegneri: in particolare, Fedeli sottolinea come il vantaggio di leggerezza raggiunto dalle auto Alfa Romeo non sarà perso (motivo per cui si stanno studiando soluzioni alternative alle batterie agli ioni di litio, ancora troppo pesanti), ma spiega anche che “le qualità stradali, il piacere di guida e le prestazioni rimarranno caratteristiche distintive delle auto del Biscione”.
Non perdere di vista le prestazioni. E se lo spostamento verso l’ibrido e l’elettrico è ineluttabile, lo storico gruppo italiano lo intende affrontare offrendo ai conducenti possibilità di regolare le prestazioni dell’auto attraverso un interruttore che modifica “in diretta il DNA della macchina”.
Nuove soluzioni. In realtà, come si può leggere anche negli approfondimenti che il portale La Tua Auto dedica ai modelli Alfa Romeo, esempi in questa direzione sono stati già sperimentati, come con il manettino che consente di selezionare le varie dinamiche tra Dynamic, Natural e All Weather. In pratica, dunque, si potrebbero aggiungere altre funzioni (le più probabili sono “Eco” o “Hybrid”), compresa quella che quando necessario attiva il boost in più del motore elettrico.
Per approfondimenti:
Alessia Baldassarre