Secondo l’Istat, nel quarto trimestre 2024 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, i consumi sono cresciuti dello 0,7%, il potere d’acquisto è sceso dello 0,6%.
“Di male in peggio. Non solo i consumi sono come sempre al palo, ai soliti rialzi dello zero virgola che certo non possono dare slancio alla crescita del Paese, non solo cala il potere d’acquisto, ma stavolta scende pure il reddito disponibile” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Una caduta preoccupante ed allarmante, non tanto per l’entità della riduzione, appena lo 0,1%, ma perché si tratta di una pericolosa inversione di tendenza, dopo 15 mesi consecutivi di aumento, ossia quasi 4 anni, visto che l’ultima flessione si era verificata nel quarto trimestre 2020 con -0,2%. E’ di tutta evidenza, infatti, che se pure il reddito diminuisce in termini nominali, il potere d’acquisto e i consumi finali non possono che risentirne e, anche se non necessariamente nel breve periodo, contrarsi” conclude Dona.