Intervista di Anna Sciacovelli del 1985, a Carlo Francavilla, del 1916, pugliese residente da anni a Roma, già parlamentare per tre legislature, Giornalista,poeta e scrittore, Premio Viareggio nel 1977, parla della poesia, del divario Nord e Sud, dell’editoria e della cultura pugliese,del suo tempo libero e ancora delle difficoltà di uno scrittore meridionale, che ha tanta storia alle sue spalle. Ne esce fuori uno spaccato inedito di un personaggio a cui piace guardare, capire, conoscere scrivere.
D- Cosa ti ha spinto a scrivere?
R- Non so dirlo con precisione. Di certo so che cominciai a scrivere giovanissimo. E allora studio e scrittura sono la parte più importante della mia vita.
D- Cosa ti spinge a continuare oggi?
R-Sempre il medesimo impulso. Credo che nel momento in cui smetterò di scrivere, smetterò di vivere.
D-La tua attività di parlamentare ha influito sulla tua”scrittura”di poeta ieri e di romanziere oggi?
r- tutto ha influito sulla mia scrittura solo che prevale l’immaginazione che condensa il tutto della mia vita. Compresa l’esperienza parlamentare la quale certo mi ha giovato pur essendone assai lontano.
D-Dopo il “Premio Viareggio” la tua opera prima “Le terre della sete”, è stato più impegnativo scrivere?
R- Forse si. Ma forse no. Non mi sento certo arrivato. Ma c’è qualcosa da scoprire nei miei scritti? Spero tanto di si. Perché questo significherebbe che qualcosa di buono l’ho fatto.
Certo esiste la coltura meridionale ma quanto ancora da scoprire quante difficoltà dovrà ancora superara lo scrittore meridionale che pure ha tanta storia alle spalle da raccontare. La grande editoria vive e prospera nel triangolo industriale. Per loro il Meridione è ancora lontano mille miglia.
Quando per caso riescono a vedere uno scrittore per loro è una scoperta come se fosse una colonia.
- Se dovessi muovere un “appunto” ai meridionalisti di ieri e a quelli di oggi cosa consiglieresti?
R- I meridionalisti hanno dato un contributo notevole alla Cultura Nazionale.
Oggi i loro nomi sono grandissimi ma quanta difficoltà per farli conoscere. Se mai un appunto c’è da fare è solo per chi nasconde l’avversione al Meridione e alla soluzione dei problemi. Cara Anna il divario tra Nord e Sud è aumentato non è diminuito.
Eppure tutti dicono di volere la soluzione dei problemi meridionali. Mi sento troppo inadeguato al compito di dare consigli. Ma i meridionalisti seri già sanno aggiornarsi ai mutamenti avvenuti. Sanno che alcuni mutamenti avvengono in peggio. Certo qualcosa migliora. Ma a quale prezzo?
D- quando scrivi usi la testa o il cuore?
R- La testa.
D-C’è una differenza tra successo e popolarità?
R- il successo può anche valere per poco, l’espace d’un matin, (lo spazio di un mattino), la popolarità è altra cosa: quando un libro è penetrato nelle viscere del popolo, non c’è moda che possa estirparlo.
Carlo Francavilla muore nel 1986, sepolto a Castellana Grotte
Anna Sciacovelli
Bari 19 ottobre 2016